Ogni salone reale ha il suo trono e il suo tavolo reale. Il trono più ambito della Sicilia sudorientale, in età contemporanea, è sicuramente quello di Montalbano, la scrivania e la sedia dove egli è solito risolvere i gialli che appassionano milioni di fan. Quella sedia che annualmente orde di turisti bramano di toccare, per vivere quel momento di estasi che a lungo hanno immaginato seguendo le avventure del Commissario. Toccare la sedia e la scrivania di Montalbano, l’epifania del loro viaggio alla scoperta dei luoghi del mondo creato da Camilleri. L’ufficio di Montalbano rappresenta il momento topico della visita all’interno del set del Commissariato di Vigata, il luogo principe delle indagini, degli interrogatori, degli intrighi che hanno fatto di Montalbano una delle serie più longeve e di successo mai trasmesse in Italia.
La scrivania testimonia un’accuratezza minuziosa nei dettagli al punto che, osservando i fascicoli e i documenti che riportano la scritta “Commissariato di Vigata” o “Questura di Montelusa”, i calendari delle forze dell’ordine, le scartoffie con gli appunti presi da Zingaretti, il celebre telefono, il fax, gli schedari, sembra di stare all’interno di un vero e proprio commissariato e non di un set cinematografico. La fiction si fonde con la realtà. L’attenzione per i particolari, anche quelli apparentemente meno importanti, è la vera chicca dell’ufficio di Montalbano. La profonda simbologia legata alla scrivania di Montalbano e alla sua autenticità è tale che, nel 2019, fu trasportata dal set agli studi televisivi di Che Tempo Che Fa in occasione dell’intervista che fece Fabio Fazio a Luca Zingaretti per festeggiare il ventennale della fiction.
“Posso fare una foto alla scrivania?”. E’ la costante domanda che pongono tutti i fan in visita nel set del Commissariato di Vigata. Una foto, poggiando il braccio sulla sedia; in posa, viaggiando con la mente, abbracciano un immaginario Commissario Montalbano. Quella foto, souvenir più prezioso da portare a casa, diverrà ricordo indelebile della vacanza che ogni fan di Montalbano sogna di fare.